PMI E L’ACCELERAZIONE ECOSISTEMICA – Università CAMPUS BIO-MEDICO

PMI E L’ACCELERAZIONE ECOSISTEMICA – Università CAMPUS BIO-MEDICO

Di Andrea Rossi, Direttore Generale UCBM

È un piacere poter partecipare al progetto Phoenix. È un piacere sia per i partner che abbiamo, IESE Business School ed eFM, partner di grande prestigio, ma devo dire soprattutto, per i contenuti di questo progetto che è veramente molto interessante e che ci permette di dare un contributo in questa situazione così delicata. Come è stato detto, questa è una situazione che andrà analizzata nel medio e lungo termine. Di fatto abbiamo già vissuto sulla nostra pelle, a livello regionale, nazionale e mondiale, il cambiamento del mondo dopo il Covid-19, e questo ci ha stimolati a partecipare. Un’iniziativa, per di più molto bella perché tende a un approccio originale, che ha come scopo la solidarietà e il networking tra imprese.

Come Università Campus Bio-Medico di Roma, siamo stati da subito interessati a fronte di questa emergenza Covid. Abbiamo messo in atto una serie di iniziative importanti di cui posso citarne cinque: l’adesione alla rete CoroNet, laboratori del Lazio per il processamento dei tamponi da Covid; la realizzazione di un campus Covid Center, separato completamente dall’ospedale sicuro Campus Bio-Medico che ha continuato a operare, con 40 posti letto di cui 13 di terapia intensiva e 27 di medicina, il che ci ha catapultati nell’emergenza sanitaria.  Inoltre, dal punto di vista della ricerca la nostra unità di statistica medica e di epidemiologia ha scoperto la mutazione del virus, conducendo a importanti pubblicazioni scientifiche internazionali. Per finire menziono lo sviluppo dell’intelligenza artificiale nella diagnosi di polmonite da Covid-19 e la call for ideas denominata proprio Covid-19 Challenge,destinata a raccogliere idee imprenditoriali per incontrare le esigenze sociali di questa specifica emergenza sanitaria, economica e sociale, come anche idee per la fase post emergenziale in un’ottica di prevenzione di future epidemie.

In breve, il nostro contributo a questo progetto consiste nella messa a disposizione di molti dei nostri docenti esperti in vari campi, dalle scienze della vita alle scienze dell’alimentazione e nutrizione umana, dalla bioingegneria alla cyber security e all’intelligenza artificiale, ma anche alla filosofia della scienza, quindi negli aspetti più umani ed etici che caratterizzano la nostra università, e che pensiamo siano fondamentali nell’analisi del futuro post Covid. Riteniamo infatti che si svilupperà soprattutto un nuovo modo di fare impresa, che nasceranno sicuramente nuovi settori di business e che vi sarà una revisione dei processi produttivi. E proprio su questi aspetti vorremmo dare il nostro contributo, tanto è vero che abbiamo coinvolto diverse realtà imprenditoriali. Noi siamo in varie reti e con piacere abbiamo coinvolto in questo progetto i nostri amici, tante aziende e anche personaggi di rilievo, come il presidente del CNR, il professor Massimo Inguscio e la professoressa Maria Chiara Carrozza, ex ministro, e altre realtà proprio perché crediamo in questo progetto, crediamo nella collaborazione in un’ottica di solidarietà e vorremmo dare il massimo contributo per cercare di pensare già da oggi a quali saranno le esigenze future, e a come potremo affrontarle. Crediamo sia importante seguire papa Francesco quando dice che non possiamo andare avanti ognuno per conto suo, ma dobbiamo farlo insieme. E in questo progetto vediamo rappresentata in sostanza proprio questa esortazione e vogliamo metterla in atto nel miglior modo possibile.

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