CONNEXT 2021 – PRESENTATO IL PROGETTO “Dall’headquarter all’hubquarter”

CONNEXT 2021 – PRESENTATO IL PROGETTO “Dall’headquarter all’hubquarter”

Mettere a sistema spazi di lavoro di aziende ed enti pubblici, per creare il più grande spazio di co-working in Europa
Di Fausto: “Dobbiamo superare l’idea ufficio-centrica del lavoro, per sfruttare i vantaggi della sharing economy”

Realizzare il più grande spazio di co-working a livello europeo, mettendo a sistema spazi di aziende ed enti pubblici, poco o per nulla utilizzati soprattutto dopo lo scoppio della pandemia e le nuove modalità di lavoro da remoto. È il progetto “Dall’HeadQuarter all’HubQuarter”presentato oggi a Connext 2021 da Daniele Di Fausto, fondatore del think tank internazionale, Venture Thinking.

Secondo i dati che stanno alla base del progetto, se anche solo quattro delle principali società italiane mettessero in comune l’1% degli spazi di lavoro a loro disponibili, si creerebbe una rete di strutture con superficie compresa tra i 180.000 e 230.000 metri quadrati. Spazi da adibire a uffici, sale riunioni, sale convegni e altri ambienti disegnati per favorire l’incontro spontaneo tra professionisti e lo sviluppo di nuove idee e collaborazioni.

“I lockdown imposti dalla pandemia hanno azzerato in un colpo le relazioni tra colleghi e allo stesso tempo ci hanno aperto gli occhi su possibilità alternative di organizzare il lavoro – ha spiegato Daniele Di Fausto – Si tratta ora di pensare al futuro in modo nuovo, creando ambienti di lavoro che siano in funzione delle persone e favoriscano le relazioni da cui nascono nuove idee e quindi sviluppo. Il nostro progetto mira a sostituire l’impostazione ‘ufficio-centrica’, basata sulla proprietà chiusa di ogni azienda, con un sistema aperto, basato sulla sharing economy. Basta pensare che la media di sfruttamento di una scrivania è del 16 percento, per comprendere come questo nuovo approccio offrirebbe anche vantaggi immediati nello sfruttamento delle risorse disponibili”.

 La creazione di una rete di strutture disponibili su tutto il territorio nazionale, che possano essere scelte dal lavoratore anche in base alla prossimità, contribuirebbe inoltre a ridurre gli spostamenti fissi tra casa e ufficio, con benefici sia dal punto di vista ambientale che nella conciliazione dei tempi e dei carichi tra attività professionale e vita privata.

“L’avvento della pandemia ha creato problemi immensi ma anche opportunità d’innovare nella tecnologia, nel modo di lavorare e di vivere – osserva il Professor Alberto Vincentelli, Docente dell’Università di Berkeley e Presidente dell’International Advisory Council del progetto Mind a Milano – Gli studi ci dicono che solo il 5 per cento degli individui in italia ama il proprio lavoro. Molte ragioni sono legate al contorno. Trovando un modo flessibile di lavorare tra casa, lavoro e posti intermedi, ovvero  il concetto di ‘hubquarter, o ‘satellite office’, offriamo alle persone un’opportunità di vivere meglio l’attività professionale e di aggiustare meglio la propria vita nelle sue diverse componenti, tra famiglia, professione, salute, sport”.

Intervenendo alla due giorni di Confindustria, Daniele Di Fausto ha anche affrontato gli aspetti di gestione degli spazi di lavoro. In linea con gli obiettivi di trasformazione digitale previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), il progetto si avvale di una piattaforma online in grado di garantire l’accesso controllato delle persone, il monitoraggio delle infrastrutture e delle tecnologie allocate negli ambienti e la pianificazione delle attività di manutenzione“La piattaforma – ha spiegato Di Fausto –, collegata a una rete di sensori attivi all’interno degli edifici, permette di rendere gli immobili soggetti comunicanti e di ottimizzare le attività di facility management con una riduzione dei costi che abbiamo stimato prudenzialmente del 7 per cento”. Il modello organizzativo previsto dal progetto è quello di una newco alla quale i soggetti partecipano proporzionalmente ai metri quadrati di ambienti messi in condivisione. 

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